di Earth Viaggi
In questo blog, ci occuperemo della Baja California Sur: lo stato più australe di questa meravigliosa penisola, divisa politicamente in due dal 28° parallelo. Seguiremo la guida di chi questa penisola la ama, la conosce davvero e ci saprà accompagnare negli angoli più irraggiungibili ed assolutamente unici di uno degli ultimi paradisi rimasti sulla Terra.
venerdì 19 dicembre 2014
giovedì 18 dicembre 2014
Le Balene Grigie: Il Perdono Dei Giganti - Part 1
A young girl will lead you through different and marvelous aspects of a portion of Baja California Sur, from the desert, to the Pacific Ocean, where you will meet the Gray Whales, the extraordinary pacific giants who come every year, from the Bearing sea to the shallow waters of the Baja lagoons, to give birth and continue the magical cycle of life.
This video has been taken with the cheapest available camera of the moment, without tripod, without external mike and under the conduction of a 12 year old girl, as a school project aimed to sensitize students to use their video resources, for exploring and telling stories, with simplicity and candor.
martedì 16 dicembre 2014
Campagna Grindstop 2014, Articolo.
Faroe, le isole con le spiagge rosse.
Il racconto della campagna Grindstop 2014 di Sea Shepherd.La campagna Grindstop di Sea Shepherd contro l'uccisione dei cetacei nelle acque delle Faroe, nel racconto personale di un ex fotografo.
Mi chiamo Renato Calò, ex fotografo di moda. Oggi, lontano da quell’universo, mi interesso di ambiente, dei suoi pressanti ed imprescindibili problemi di conservazione e sostenibilità e mi dedico a documentare la fragile bellezza di una natura che il nostro mondo civilizzato sembra cercare, con ogni mezzo, di far sparire. Dal 1992, dirigo un programma meraviglioso in Bassa California, Messico, finalizzato a promuovere, in modo totalmente sostenibile, indimenticabili incontri con la balena grigia ed il suo mondo, nell’ecosistema del Santuario della balena grigia. Programma sostenuto da importanti tour operator italiani, come Earth Viaggi.
In più di venti anni di contatti con questi pacifici giganti, ho imparato a conoscerli e amarli, a vivere e interagire con queste straordinarie creature, come se fossero esseri umani ed ho promesso a me stesso di cercare di fare quanto mi sarebbe stato possibile, per proteggerle e difenderle. Seguo e sostengo da lungo tempo, le azioni di Sea Shepherd e, quando mi è stata offerta l’opportunità di partecipare come volontario alla campagna Grindstop 2014, ho preso il primo aereo per le isole Faroe.
Non potevo credere che persone di un paese presumibilmente civilizzato, o almeno così credevo, come la Danimarca, potessero macchiare la propria bandiera e la propria coscienza, con il sangue di un crimine orrendo come il “grind”.
Già una trentina d’anni fa, in Messico, stavo per imbarcarmi sul trealberi di una nota organizzazione ambientalista e pacifista, che aveva gettato l’ancora nella baia di Cabo San Lucas ma, una serie di circostanze insormontabili, allora me lo impedirono. Da quel giorno mi rimase la voglia, mai soddisfatta, di partire per mete lontane, in difesa dell’ambiente e delle creature che vi abitano, in primis le balene.
Attenzione, alcune immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità
Anche se l’uomo fa parte delle creature di questo ecosistema, egli in realtà mi interessa ben poco, giacché è dotato a sufficienza di mezzi per difendersi e, in teoria, dovrebbe o potrebbe essere difeso dalla società cui appartiene, o dai governi che lui stesso ha deciso di scegliere.
Gli animali, invece, anche se provvisti di ottimi mezzi di difesa, disegnati però per proteggersi nel proprio habitat e dai propri simili, in realtà nulla possono contro quell’uomo che, all’insegna del profitto, parola magica che oggi governa il mondo, con il fine di cacciarli e sterminarli, utilizza mezzi e tecnologie del tutto aliene a quella natura a cui essi appartengono o, con il pretesto di rispettare e mantenere vive arcaiche tradizioni, si macchia di barbari, inutili massacri. Uno di questi ultimi riti sanguinari, il “grind”, è ancora oggi glorificato e spietatamente perpetrato ogni anno dagli abitanti delle isole Faroe, un arcipelago di 1.399 chilometri quadrati e 55mila anime, che si trova nell’oceano Atlantico, a nord delle Shetland, tra la Scozia e l’Islanda.
Sono appena tornato da una missione in queste isole, che mi ha visto impegnato, come volontario di Sea Shepherd, nella campagna Grindstop 2014, mirata a far cessare per sempre l’inutile e spaventoso massacro dei globicefali (spesso denominati balena pilota) e dei delfini perpetrato ogni anno, seguendo un’antica tradizione, dagli abitanti di quel paese. Basti pensare che l’anno scorso, durante i numerosi “grind” avvenuti in queste isole, sono stati brutalmente massacrati ben 1.306 esemplari, tra balene e delfini.
Il pretesto di questa caccia, in lingua faroese, grindadráp, in realtà bandita dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene(Iwc), è rappresentato, da una parte, dall’utilizzo commestibile della carne di questi cetacei che, dopo la carneficina, viene distribuita alla popolazione e, dall’altra, per mantenere l’antica, tradizionale usanza di caccia alla balena quando, fin dal Dodicesimo secolo, questa era legata alla sopravvivenza economica dei norsemen, che abitavano quegli insediamenti.
Oggi, l’economia delle isole Faroe si basa principalmente sulla pesca, l’allevamento del salmone e, soprattutto, sui corposi sussidi della Danimarca. In realtà, la carne di balena è contaminata da grandi quantità di mercurio e altre sostanze nocive, che non la rendono certo consigliabile sulle tavole umane. Quindi il grindadráp rappresenta per i moderni vichinghi, l’unico modo per scaricare tutta l’adrenalina di una violenza interiore, repressa durante i lunghi mesi di freddo, nebbia, grigiore e far nulla, in questa orrenda forma di macello show dove, chi si bagna più di sangue, dimostra di essere un vero uomo, un vero faroese, tra il tripudio di tutti gli abitanti, uomini, donne e bambini, che accorrono festosi ad assistere al sanguinoso spettacolo.
Legalmente non potrebbero farlo e, per questo, cercano in tutti i modi di tenere lontani giornalisti e fotografi dalle Killing Beach, consci che la diffusione di quelle cruenti immagini, costituirebbe un discredito universale per il paese e minerebbe l’afflusso turistico nella loro terra.
Le isole Faroe sono una nazione costitutiva del Regno Unito di Danimarca, diventate regione autonoma nel 1948. Non fanno parte dell’Unione europea, ma hanno aderito al trattato di Schengen. Operano con leggi proprie, una delle quali richiede che chiunque avvisti dei cetacei nelle acque di quei lidi nefasti, è tenuto a darne avviso alle autorità, pena sanzioni giuridiche, in modo che una di queste e precisamente il grind master, colui che regola e comanda il “grind”, possa chiamare la popolazione al Grindadráp.
Ricevuto l’ordine, i faroesi salgono in mare con ogni tipo d’imbarcazione, intercettano il branco e lo spingono all’interno del fiordo designato dal grind master, alla fine del quale, il branco terrorizzato finalmente si spiaggia e viene massacrato spietatamente dagli abitanti che accorrono in quel luogo da ogni parte delle isole, con funi, ganci ed affilatissimi coltelli.
La temperatura dell’acqua si aggira sui 10 gradi, ma i cacciatori indossano spesse tute da sub per proteggersi dal freddo. Alcuni conficcano nello sfiatatoio dei poveri animali, un grosso gancio di ferro legato ad una lunga fune. Una volta agganciata la vittima, questa viene trascinata verso un punto ancora più basso, in modo che il cetaceo, non più sostenuto dall’acqua, non possa dibattersi troppo e così, inerme, viene crudelmente massacrato a coltellate, in una lunga agonia che ha fine solo quando gli viene recisa la spina dorsale, con un apposito strumento.
In meno di mezz’ora è tutto finito ed il mare, che bagna la spiaggia della morte, si tinge di rosso.
Il nostro compito era quello di presidiare tutti i punti strategici delle isole, onde avvistare i cetacei prima dei feringi e, in quel caso, chiamare una delle nostre imbarcazioni veloci, che sarebbe accorsa in quel punto ed avrebbe allontanato i cetacei verso il mare aperto e la libertà.
Un giorno fu avvistato un branco di circa 200 delfini, che si stavano avvicinando ad una delle baie che costituiscono l’anticamera dei fiordi e lo spitfire, un grande e velocissimo gommone carenato, pilotato da tre donne del nostro team, è subito accorso per spingerli verso il mare aperto.
È intervenuta la Marina Reale danese, che ha inviato un mezzo d’assalto, con le teste di cuoio, per arrestare l’operazione dello spitfire. Dopo un lungo e spettacolare inseguimento, le tre ragazze si sono dovute fermare, sotto la minaccia delle armi da fuoco. Lo spitfire è stato confiscato ed il suo valoroso equipaggio arrestato e mandato a processo, con l’imputazione di “aver disturbato una specie protetta”, quella stessa specie protetta che, se non fosse stata disturbata, sarebbe finita in un fiordo trappola, dove sarebbe stata bestialmente massacrata. Ecco che la Danimarca, facente parte dell’Ue, si schiera a difendere illegalmente la caccia ai cetacei, severamente vietata dall’Unione europea.
Renato Calò (nella foto in evidenza) è stato un fotografo di moda a Milano, fino al 1975, quando ha mollato tutto per andare a vivere in Bassa California, Messico. Da allora si è interessato di balene e del loro mondo, che è diventato anche il suo. Da quest’anno è diventato volontario di Sea Shepherd.
lunedì 20 ottobre 2014
Campagna GrindStop 2014
A settembre sono entrato a far parte del team di volontari di Sea Shepherd e sono stato dieci giorni nelle Isole Faroe, a portare il mio modesto contributo in difesa dei cetacei che ogni anno vengono barbaramente massacrati sulle spiagge di quella nazione.
Voglio qui ringraziare Sea Shepard, tutti i volontari e gli altri componenti del mio Team stanziato a Funningur, per il loro amore, perseveranza, dedizione.
Grazie di cuore, per gli oceani.
Voglio qui ringraziare Sea Shepard, tutti i volontari e gli altri componenti del mio Team stanziato a Funningur, per il loro amore, perseveranza, dedizione.
Grazie di cuore, per gli oceani.
martedì 10 giugno 2014
mercoledì 9 aprile 2014
Testimonials
Un viaggio in Baja deve essere fatto prima o poi. Meglio se nel periodo di avvistamento (o meglio accarezzamento) delle balene grigie.
Un consiglio: fatelo con Renato Calò. Vedrete, osserverete e sentirete cose che solo Renato può permettervi. Una guida perfetta in un luogo che conosce alla perfezione.
Francesco Migliavacca, Earth Viaggi, Marzo 2014.
Già, perché viaggiare in Baja California con Renato significa vedere anche la flora e l'altra numerosissima fauna presente sulla penisola.
Certo, accarezzare le balene e soprattutto i cuccioli e nuotare con i leoni marini è un'emozione indescrivibile, ma anche tutto il resto rende il viaggio indimenticabile.
Grazie Renato anche per l'ottima organizzazione!
Certo, accarezzare le balene e soprattutto i cuccioli e nuotare con i leoni marini è un'emozione indescrivibile, ma anche tutto il resto rende il viaggio indimenticabile.
Grazie Renato anche per l'ottima organizzazione!
Cri-Ro, Earth Viaggi, Marzo 2014.
Esperienza entusiasmante il poter "toccare" questi meravigliosi cetacei è stato superlativo!
Anche il paesaggio e le zone che abbiamo visitato ci hanno lasciati meravigliati.
E' un'esperienza che non dimenticheremo mai e che consigliamo a tutti.
Grazie, grazie! al caro Renato anche per averci sopportato e supportato.
Giuseppe e Giovanni, Earth Viaggi, Marzo 2014.
Anche il paesaggio e le zone che abbiamo visitato ci hanno lasciati meravigliati.
E' un'esperienza che non dimenticheremo mai e che consigliamo a tutti.
Grazie, grazie! al caro Renato anche per averci sopportato e supportato.
Giuseppe e Giovanni, Earth Viaggi, Marzo 2014.
Questo viaggio ci resterà per sempre nel cuore,con i suoi colori,rumori e...piante grasse!!
Fantastica la foresta dei cactus, da commuovere l'incontro con le balene, la nuotata con i leoni marini è stata una esperienza incredibile.
Molto preparato ed efficiente Renato Calò e il resto dello staff.
domenica 30 marzo 2014
Testimonials
Carissimo Renato, ti ringraziamo per la pazienza, l'attenzione e la perfetta cura del viaggio.
Ma queste non sono le cose più importanti.
Ti ringraziamo per averci aiutato a scoprire questa terra meravigliosa ed a comprenderne l'essenza, per averci fatto vedere Baja California con i tuoi occhi…..e che occhi!!!
Le tue modelle del cactus:
Patrizia, Cinzia, Giorgio, Giorgia, Sandra, Cristina.
I Viaggi di Maurizio Levi, Marzo 2014.
Nella mia vita ho viaggiato e anche vissuto in luoghi lontani e ai più sconosciuti, perchè non amo la vacanza ma amo viaggiare, perchè non amo vedere ma voglio guardare, perchè voglio cercare luoghi e genti che non abbiamo le mie sovrastrutture, perchè mi voglio mescolare con il luogo in cui vado, perchè voglio condividerlo con pochi tra cui ci sia uno scambio vero e si costruisca una sensibilità comune, perchè voglio capire altro da me, perchè amo conoscere, perchè voglio vivere l'emozione di scoprire e capire.
Grazie Baja California Adventure e grazie carissimo Renato perchè nel viaggio fatto in Baja California Sud ho trovato tutto questo. E l'ho trovato grazie certo alla sapiente organizzazione ma soprattutto grazie alla capacità di fare comprendere e vivere un percorso che non è solo di puro muoversi/viaggiare/guardare ma emotivo e di scoperta continua. Un viaggio degli occhi e della mente, un vero e proprio percorso di comprensione di quei luoghi.L'esperienza con le balene è stata commovente, esaltante, unica al mondo e certamente nella vita; ma è sbagliato identificare quella terra con quella sola esperienza. Renato Calò vi farà scoprire e amare una terra dura e sorprendente in cui la vita e la bellezza hanno forme e colori inaspettati, che nemmeno avreste immaginato.Grazie di tutto a Baja California Adventure e grazie a quella magnifica terra e alle persone generose e accoglienti che abbiamo ogni giorno incontrato.
Patrizia, I Viaggi di Maurizio levi, Marzo 2014.
Patrizia, I Viaggi di Maurizio levi, Marzo 2014.
Le parole non sono sufficienti per descrivere il nostro viaggio in Baja California. Non possono rappresentare la luce accecante del sole, il vento caldo del deserto, il profumo degli agrumeti in fiore, il sorriso accogliente delle persone o l'acqua che un cucciolo di balena ti spruzza in faccia quando vuole giocare. Il cuore si spalanca di fronte alla perfezione della natura e l'anima si riempie di gioia.
C'è una persona che tutto questo l'ha scoperto e amato molto prima di noi e ci ha accompagnati in questo viaggio mettendo a nostra disposizione la sua esperienza, donandoci i suoi racconti e prendendosi cura di noi in ogni momento.
Grazie Renato per aver reso speciale e indimenticabile il nostro viaggio.
Cinzia, I Viaggi di Maurizio Levi, marzo 2014.
Non è necessario spendere molte parole per definire questo viaggio certamente ottimo. Sia per le cose che abbiamo visto, le nuove sensazioni dateci dalle balene ma anche la perfetta organizzazione, fattiva volontà di fare bene e conoscenza del territorio di Renato Calò che merita un voto superlativo pari a 10.
Il Gruppo non era molto grande ((6 persone); si è affiatato con grande rapidità nonostante la lunghezza del viaggio (25 ore fra voli ed attese agli aeroporti) ed è stato condotto magistralmente.
Grazie a Renato per questa indimenticabile esperienza.
Sandra Nannini e Giorgio Bertocchi, I Viaggi di Maurizio Levi, Marzo 2014.Cosa mi aspettavo da questo viaggio in Baja California? Non posso dirlo con certezza perché sono fuggita dalla routine quotidiana senza voltarmi, aggregandomi ad un gruppo di amiche lungimiranti. Senza studiare percorsi e senza darmi obiettivi, sono partita con i sensi atrofizzati ed al di là dell'oceano li ho ritrovati.
Strade che si perdono in orizzonti infiniti, luminosità e contrasti, azzurro cobalto, verdi intensi e bianco accecante. Fiori timidi del deserto dalle incredibili risorse, di una bellezza discreta ed elegante. Colori di terra bruciata dal sole, sabbia ondulata di spiagge oceaniche e surreali distese di sale. Tramonti perenni di rocce rosse e trine adagiate sul mare. Linee punteggiate da orme di coyote tra le lunghe ombre di cactus. Pelle morbida di neonato e fiato caldo dei giganti del mare, le balene, che in un brandello di mare ritrovano la fiducia nei fratelli di terra. Ed è ancora emozione. Odori, profumi, sapori nuovi. Vento che soffia, rumore di risacca sulla battigia, musica. Incontri, gente gentile e dura, occhi di velluto, compagni sconosciuti a cui si aprono finestre della propria vita come non accade tra intimi. Leggerezza di risate, che ti solleva e ti scalda.
Mi sono lasciata condurre per godere della libertà di chi riesce a vivere con coraggio e intensità, Renato Calò.
Ringrazio Baja California Adventure per avermi riservato quotidiane sorprese magnifiche distribuite attraverso un'organizzazione impeccabile e grazie ancora a Renato per avermi fatto trovare il viaggio che desideravo.
Maria Cristina G., I Viaggi di Maurizio Levi, Marzo 2014.
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